10 Giugno 2017 ore 17:45, Presentazione pubblicazione “Claire de Lune”

10 Giugno 2017 ore 17:45, Presentazione pubblicazione “Claire de Lune”

Sabato 10 Giugno 2017
Ore 17:45 (Aula Docenti – Sede)
Presentazione pubblicazione “Claire de Lune” di Claude Debussy
Trascrizione per arpa di Cristiana Passerini edito da Rugginenti Editore
Presentazione a cura di Laura Bertani
L’opera sarà eseguita prima nella versione originale per pianoforte e poi nella versione trascritta per arpa
Maria Lucia Andreotti, pianoforte
Angelica Baroni, arpa


Introduzione

debussy-copertina-cristiana-passeriniL’esiguità e l’incerto spessore musicale della maggior parte dei brani del repertorio originale per l’arpa ha prodotto nel passato – e continua a manifestare ai giorni nostri – un’incessante ricerca di soluzioni e proponimenti. La ricerca, oggi, guarda in particolare a due versanti: la riscoperta di testi inediti e l’incremento di nuova produzione che ne stanno allargando indiscutibilmente il peso e le potenzialità. Benché fino alla metà del secolo scorso l’arte del trascrivere per l’arpa da altri strumenti fosse assai in voga – si pensi ad autori ed esecutori come Carlos Salzedo, Henriette Renié, Nicanor Zabaleta – per alcuni oggi questa attività è da considerarsi tecnica obsoleta dal sapore di ripiego rispetto agli altri mezzi già enunciati. Innegabile però che anche se in dismissione, la trascrizione viene ancora praticata sia in forma privata, ad esempio quando all’esecutore arpista è richiesto di eseguire un testo scritto originariamente per pianoforte, sia pubblica, ovvero nei programmi da concerto e nei concorsi a programma obbligato.
Senza soffermarsi in questa sede su questioni inerenti gli usi e i procedimenti storici, è indubbio che l’arpa si avvale da epoche antiche di testi scritti per tastiere e continuerà presumibilmente a farlo nel tempo, data la sua natura spiccatamente polifonica. E’ proprio questa natura che consente al nostro strumento di eseguire numerose opere in modo completo e soddisfacente, senza dover ricorrere a strategie esecutive come riduzioni o modifiche del materiale musicale originario, a meno che la scelta non cada su testi dalla scrittura idiomaticamente così specifica da rendere il trasferimento inidoneo o discutibile. Questa operazione permette quindi di trasferire un testo da una produzione sonora a un’altra, effettuando così una sorta di esplorazione delle diverse possibilità timbriche con le quali rivestire quell’unico testo di partenza. Non ultimo in ordine di importanza, tali trasposizioni consentono agli arpisti di poter praticare opere di grande profondità artistica, caratteristica non sempre presente nella produzione ad indirizzo.
Se il termine trascrizione assume il significato di trasmettere, risulta evidente che il trasferimento del testo, per essere efficace, deve attenersi ad alcuni principi che ne mantengano in toto la natura originaria:

  • la scrittura dovrebbe mantenere sempre l’impianto polifonico-contrappuntistico: l’esecutore arpista andrà autonomamente ad effettuare le proprie scelte di diteggiatura;
  • l’uso dei suoni omofoni, qualora utilizzati, dovrebbe essere evidenziato e costituire unicamente un suggerimento atto a ridurre eventuali risonanze dovute ai cambi dei pedali;
  • le indicazioni dei pedali, in analogia al trattamento dei suoni omofoni, possono costituire anch’esse una guida.

Cristiana Passerini


Cristiana Passerini

cristiana-passeriniCristiana Passerini è titolare della cattedra di Arpa presso il Conservatorio di Musica di Adria, dove, assieme ai propri studenti, ha costituito vari ensemble di sole arpe: l’Adria Harp Ensemble, che si occupa di repertorio originale dal duo fino alle venti unità e l’Adria Harp Quartet, dedicatario di musiche di autori contemporanei comprendenti l’uso di elettronica e di sistemi interattivi. Dopo il diploma in Arpa, conseguito con il massimo dei voti a diciotto anni presso il Conservatorio di Bologna, sua città natale e di residenza, ha continuato gli studi strumentali con J. Liber dell’ Israel P.O. e ha svolto una carriera arpistica di natura convenzionale, collaborando come prima arpa con numerose orchestre come l’RTSI di Lugano, l’A. Toscanini di Parma, il Teatro Comunale di Bologna, l’Arena di Verona e svolgendo attività concertistica come solista e camerista con Nextime, Ensemble A. Toscanini, FontanaMix, I Virtuosi Italiani, Icarus. Da alcuni anni rivolge la sua attenzione al repertorio del Sei-Settecento che, grazie agli approfondimenti stilistici affrontati con L. Rovighi e L. Bertani sul profilo strumentale e M. Baroni sul versante teorico-musicologico, ha potuto tradurre sull’arpa con stilemi e prassi proprie di quella tradizione musicale. Ha curato per Ut Orpheus un’edizione per arpa settecentesca di L. Concone; inciso per La Bottega Discantica un cd monografico di Suites bachiane tratte dal repertorio per liuto-tastiere e ha trascritto per l’arpa, ed. Rugginenti, un’opera di Bach che è stata selezionata come prova d’obbligo alla 50a edizione del Concorso d’Israele.

Laura Bertani

laura-bertaniConsegue il Diploma di pianoforte come allieva di Franco Scala.

Nel breve periodo in cui svolge attività pianistica, vinto il relativo concorso, lavora per un anno presso il Teatro Comunale di Bologna come maestro sostituto. Attratta dalla musica antica si iscrive al corso di Clavicembalo e si diploma sotto la guida di Paola Bernardi. Si dedica quindi definitivamente allo strumento a pizzico perfezionandosi con Ferruccio Vignanelli e, per il repertorio clavicembalistico francese, con Kenneth Gilbert. Contestualmente agli studi musicali completa gli studi letterari a indirizzo musicologico, laureandosi “cum laude” presso l’università di Parma. Frequenta a Roma un biennio presso la “Scuola di Paleografia Musicale Rinascimentale” diretta dal prof. Franceso Luisi e consegue un Master di 2° livello in “Filologia dei testi Musicali e Letterari Medievali e Rinascimentali” presso la facoltà di Musicologia di Cremona (Università di Pavia).

Coniuga da sempre la pratica strumentale, prevalentemente rivolta al versante cameristico,con l’attività di studio e di ricerca che la porta al recupero di musiche inedite reperite in biblioteche italiane ed estere con una particolare attenzione per il repertorio italiano del ‘700. Ne conseguono l’edizione critica di musiche per clavicembalo a quattro mani, per clavicembalo e archi e la registrazione in prima assoluta delle inedite “ 6 Sonate opera prima” di Carlo Ferrari per violoncello e basso continuo.

Elemento primario di studio e di indagine approfondita è l’evoluzione della scrittura tastieristica che, sia in campo solistico che in quello della musica d’assieme, asseconda il passaggio dalla tastiera a pizzico a quella a martelli. Interessata allo studio dei linguaggi artistici come mezzi di comunicazione, ha partecipato alla realizzazione di “performances” basate sull’interazione di suono, colore, parola. Ha eseguito e inciso, in prima assoluta due Quintetti per cembalo e quartetto d’archi di compositori contemporanei. Ha registrato per la “REM-édition” per la “Rusty-Records” e per la “Tactus”.

Nell’ultimo Concorso Nazionale a cattedre per i Conservatori ha fatto parte della Commissione relativa alla disciplina di Clavicembalo.

E’ stata docente titolare della scuola di Clavicembalo e Tastiere Storiche nei Conservatori italiani.

Ha tenuto inoltre i corsi di Prassi esecutiva sulle Tastiere Storiche per i Diplomi Accademici di primo e secondo livello della scuola di Pianoforte.

Attualmente è invitata come docente per Masterclass, Laboratori e Seminari sulla prassi esecutiva strumentale dei secoli XVII e XVIII.

Maria Lucia Andreotti

maria-lucia-andreottiMaria Lucia Andreotti si è diplomata in Organo e Composizione Organistica con il M° Giampaolo Bovina, in Pianoforte studiando con la Prof.ssa M. Laura Macario, in Clavicembalo sotto la guida della Prof.ssa Laura Bertani.
E’ stata menzionata nel giornale “Il mondo della musica”‚ come uno dei migliori diplomati in Organo e Composizione Organistica del Conservatorio Statale di Musica “F. Venezze” di Rovigo ed in seguito selezionata a partecipare a concerti organizzati dalla 2a Rassegna di Giovani Organisti tenutasi a Maerne (VE).
Le è stato aggiudicato il III° premio sia al Concorso Nazionale Pianistico “Città di Genova” sia al Concorso “Musica d’Assieme”, entrambi istituiti presso l’Oratorio San Filippo di Genova.
Ha collaborato come orchestrale (pianista inserita nell’orchestra) e come maestro collaboratore con i Teatri di Rovigo e Treviso per la realizzazione di alcune opere liriche tra le quali: “Colloquio con il Tango” (R. De Banfield), “The Medium” (Gian Carlo Menotti), “L’elisir d’Amore” (Gaetano Donizzetti).
E’ stata invitata a partecipare alla realizzazione del CD allegato al libro “Ande, Bali e Cante del Veneto” di Antonio Cornoldi in occasione della prima ristampa dell’edizione integrale per la casa editrice “Minelliana”. Ha conseguito il diploma presso l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola per il corso di “musica da camera” tenuto dal M° P.N.Masi. Ha frequentato il “Biennio Superiore di II Livello” di clavicembalo sotto la guida delle docenti Laura Bertani e Silvia Rambaldi, laureandosi presso il conservatorio di musica “G.B.Martini” di Bologna.
Ha partecipato a corsi di perfezionamento con i maestri: L. F. Tagliavini (corso di interpretazione di musica per organo), ( Musiche da tasto a confronto: dalla Spagna del “siglo de oro” a Domenico Scarlatti, con uno sguardo all’arte della variazione; Angelo Faia (corso nazionale di musica da camera); P. N. Masi (Festival Internazionale di Interpretazione Pianistica),(Festival di Musica da Camera “Città di Lucca”,partecipando al concerto finale); David Vicentini-Annamaria Zanetti (corso post-diploma di repertorio per pianoforte a 4 mani, collaborando alla realizzazione del cd fatto in occasione del concerto di fine corso); Bertani-Gatti (J.S.Bach, Labirinto Barocco); E.Fadini (Domenico Scarlatti, Sonate ed “Essercizi”); Daniela Dolci (Tra cortigiane e suore. L’interpretazione delle musiche delle compositrici barocche in particolare E-CL.Jacquet de La Guerre); Letizia Dradi (Ballando ballando : musica per danza e forme coreutiche dal XVI secolo al primo ottocento); Giovanni Togni ( 48° Corso Internazionale di Musica Antica Urbino, per il Corso di Basso Continuo e di Musica da Camera ). Ha presenziato ai seguenti seminari: -“La didattica pianistica per bambini”. Relatrice prof.ssa L.Palmieri; — -“Quale conservatorio per le nuove generazioni”. Relatore Prof. C.Delfrati; -“Quale professionalità per i docenti di un nuovo conservatorio”. Relatore Prof. Dallolio. — —Domenico Scarlatti ovvero “Lo scherzo ingegnoso dell’arte” (le sonate di Domenico Scarlatti). Docente Prof.ssa L.Bertani. Ha svolto, in qualità di docente, un seminario presso il Conservatorio Statale di Musica di Benevento costituito da 9 incontri lezioni-concerto sulle sonatine di Clementi, Mozart, Beethoven.
Ha partecipato come solista, nell’A.A. 2012/2013, alle manifestazioni tenutesi presso il Conservatorio di Adria nell’occasione dell’inaugurazione del nuovo organo “F. Zanin” eseguendo musiche di compositori italiani e tedeschi fra XVIII e XIX secolo.
Nella stagione concertistica “Musica Viva”, organizzata dal Conservatorio di Adria nell’A.A. 2013/2014, si è esibita come clavicembalo concertante con due colleghi flautisti eseguendo musiche di J. Quantz, J.S.Bach, C.Ph. E. Bach, G.F.Handel.
Ha collaborato, nell’A.A. 2014/2015, con il coro di voci bianche diretto dal M° A. Kirschner all’allestimento dell’operina di Telemann “IL Maestro di Scuola” come continuista al cembalo.
Ha rappresentato nell’A.A. 2014/2015 il Conservatorio di Adria presso la HONGYU INTERNATIONAL SCHOOL con sede a Pechino e a Nanchang tenendo lezioni individuali e collettive di pianoforte organizzando il saggio di fine corso.
Ha prestato la propria collaborazione attiva nell’A.A. 2014/2015 per la realizzazione del Laboratorio di Formazione Barocca.
E’ stata la referente organizzativa del Laboratorio di Formazione Barocca tenuto dalla Prof.ssa Laura Bertani nell’A.A. 2015/2016 collaborando anche attivamente nell’accompagnare con il clavicembalo gli studenti sia durante le lezioni che agli esami di fine corso.
Ha collaborato con la Royal Accademy of Music di Londra per l’esecuzione dei concerti per Fagotto e Archi di A. Vivaldi nell’A.A. 2015/2016.

E’ risultata vincitrice nel concorso a cattedre per la classe di Pianoforte Complementare.
Da vario tempo svolge attività concertistica come solista, in formazione strumentale e corale, in qualità di organista, pianista, clavicembalista e direttore di coro.
E’ docente di “ Pratica e Lettura Pianistica”, di “Pratica dell’Accompagnamento e della Collaborazione al Pianoforte, e dall’A.A. 2012, di “ Clavicembalo e Tastiere Storiche” presso il Conservatorio Statale di Musica “A. Buzzolla”di Adria.

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Coordinamento Festival Musica Nova 2017
Prof. Giovanni Scapecchi

Festival Musica Nova 2017
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